— Avvertiamo i nostri lettori e i nostri attivisti che, come forse già si poteva capire dalla lettura attenta di questo post, il progetto di collaborazione tra le persone interessate al progetto #LiberaToscana e il gruppo “Toscana del Buon Vivere” è fallito – Il gruppo della Garfagnana “Toscana del Buon Vivere” non ha mai preso sul serio il nostro progetto di “Costituente #LiberaToscana” – Ci ha solo copiato e, politicamente parlando, ingannato – Il comunicato in cui prendiamo le distanze dai loro errori politici e organizzativi, lo potete leggere qui:
http://www.comitatolibertatoscana.eu/libera-toscana-si-separa-dai-promotori-del-buon-vivere/
Approfondimento su un incontro tra Libera Toscana, Libera Firenze, Toscana del Buon Vivere, per guardare al futuro, a una Toscana diversa
Firenze, 11 febbraio 2020
Approfondimento
Lunedì 10 febbraio scorso al circolo Il Boschetto si è riunita l’assemblea delle persone che stanno lavorando per il progetto unitario “LIBERA TOSCANA – Toscana del Buon Vivere”, che unisce sensibilità diverse – civiche, ambientaliste, autonomiste – in vista delle ormai prossime regionali della Toscana.
Tra i molti attivisti presenti c’erano Eros Tetti, che dall’autunno scorso si è messo a disposizione per un progetto diverso, e Fabrizio Valleri, già candidato sindaco di Libera Firenze e consigliere federale del Comitato Libertà Toscana.
Sono intervenuti, fra gli altri, Benedetta Treves e Gianfranco Polvani, già candidati di Libera Firenze alla presidenza dei loro quartieri a Firenze; il segretario di CLT Marco Di Bari e il presidente del movimento toscano, Mauro Vaiani; l’architetto Francesco Re, uno degli autori dell’appello “Per salvare Firenze” e tra i promotori di Libera Firenze; Alessandro Vignozzi, di Arengo; Moira Traversi; Ilaria Manetti.
Con Libera Toscana vengono rilanciati tutti i temi che hanno già caratterizzato la resistenza di Libera Firenze al conformismo della politica fiorentina e al pensiero unico (falsamente “verde” ma veramente antipopolare).
Libera Firenze è stata la “mosca viola” della città, con posizioni audaci e lungimiranti che, censurate durante la campagna elettorale, sono state poi in parte riconosciute come giuste da molti, sia a sinistra che a destra. Ricordiamo le principali: il sostegno ai comitati per la vita degli alberi adulti (contro la distruzione di Piazza della Vittoria); impegno per gli autobus elettrici, contro i “treni-tram” che sventrerebbero i viali di Firenze; restauro del Franchi e valorizzazione di Campo di Marte, contro la follia di un nuovo stadio; ripristino di un rapido collegamento con l’aeroporto di Pisa, contro l’assurdo ingrandimento di Peretola; la lotta per una sanità più vicina alle persone, con il rispetto della libertà delle persone contro gli eccessi di cure imposti da “Big Pharma”; l’impegno per un controllo pubblico su tutte le reti elettromagnetiche e per la moratoria del 5G; la “Rivoluzione Rionale”, cioè l’impegno perché i cittadini possano autogovernarsi rione per rione; lo studio di un realistico e utile passante ferroviario regionale, fermando il grande spreco del ”buco Foster”, che Libera Firenze vorrebbe riconvertito in “Foster Forest”, un vero nuovo parco nel cuore di Firenze,
Come ha ricordato Eros Tetti, nel corso dell’assemblea, la collaborazione tra Libera Toscana e Toscana del Buon Vivere potrebbe riunire “persone diverse, di sinistra, centro, indipendenti, ex Cinque Stelle o che da anni non votavano, attorno a una speranza di cambiamento, fondata su valori civici, autonomisti, ambientalisti, profondamenti radicati nella storia e nella vita di tutti i Toscani”.
Libera Toscana non sta cercando una corsa solitaria, sola contro tutti. Sta anzi dialogando a tutto campo con coloro che vogliono una alternativa al partito unico formato dalle attuali forze di sinistra e di destra, che fanno finta di competere ma che in realtà sono unite da una testarda e arretrata cultura dello sfruttamento e della distruzione della Toscana,
Libera Toscana pone però delle questioni politiche, che non possono essere eluse: gli attivisti che per un decennio si sono posizionati a “sinistra” del PD hanno finito per rafforzare il PD e non si intravede tra di essi una sufficiente consapevolezza di questa eterogenesi dei loro fini; l’esperienza dei “Cinque Stelle” sta crollando per eccesso di verticismo nei confronti dei propri attivisti e di centralismo nei confronti dei territori.
Resta forte, piuttosto, l’appello a tutte le forze civiche e locali della Toscana, che sinceramente si oppongono allo stato attuale delle cose, a camminare insieme. Particolarmente intenso è il dialogo con le liste civiche raccolte nel coordinamento “Toscana Civica”, con cui i rapporti sono franchi, cordiali e diretti, anche in virtù dell’impegno – una fra le tante cose che abbiamo in comune – che nel recente passato ci ha visti fianco a fianco nella lotta contro l’unificazione imposta dall’alto dei piccoli comuni della Toscana.
Si dialoga con alcuni consiglieri regionali uscenti che hanno saputo, a loro modo, ribellarsi al sistema.
Ci si tiene in contatto con i movimenti con i quali condividiamo la critica alla globalizzazione e alle distorsioni della Eurozona (il PC di Rizzo, FSI, Vox, il gruppo P101, i comitati “Liberiamo l’Italia” e altri).
Attraverso il lavoro intenso di Comitato Libertà Toscana siamo in crescente connessione con le forze migliori del decentralismo europeo, per salvare la Repubblica delle Autonomie e portare avanti l’ideale di una Europa delle Regioni.
Il lavoro di Libera Toscana continua, quindi, con umiltà e con coerenza.