Ieri domenica 1 ottobre 2017 si è tenuto il referendum sull’autodeterminazione della Catalogna.
Dopo dieci anni di continue umiliazioni da parte del governo di Madrid, da parte di forze politiche spagnole centraliste e in definitiva neofranchiste, il governo catalano è stato costretto a chiedere al suo parlamento l’indizione di un referendum straordinario, che è consistito in una azione di disobbedienza civile di massa, nonviolenta, gioiosa, creativa.
La costituzione spagnola era già stata resa lettera morta dal governo neofranchista. Era necessario rompere l’ordine costituzionale centralista e autoritario, per far nascere una repubblica migliore per i Catalani e una nuova legalità.
I Catalani hanno dovuto resistere a uno stato di emergenza di fatto, imposto da Madrid con modalità illegali, dimostrando quanto vale la legalità dei centralisti: attacchi mediatici, incursioni poliziesche, sequestri di beni, arresti, abusi di potere da parte di una magistratura asservita all’esecutivo madrileno e, infine, una violenza bruta da parte della Guardia Civil, che ha agito nella giornata elettorale catalana come una forza di occupazione, ferendo secondo i dati ufficiali di domenica sera 844 cittadini inermi che erano pacificamente riuniti per votare.
Nonostante tutti gli inganni, le violenze, gli abusi di potere, dei 5,3 milioni di aventi diritto, almeno 2,2 sono riusciti a votare. Si calcola che altri 700.000 voti siano andati dispersi a causa delle irruzioni della polizia.
In questo tweet della Generalitat catalana si può avere un quadro di insieme dei risultati:
⌚️ #En2minuts Resultats del #referèndum de l’#1OCT https://t.co/SBSmDthH2F pic.twitter.com/LlrE7KuTEQ
— Govern. Generalitat (@govern) 2 ottobre 2017
Questo il commento del Comitato Libertà Toscana rilasciato ieri sera, attraverso il nostro segretario Marco Di Bari:
Comunicato stampa del 1 ottobre, ore 18.50.
CLT Comitato Libertà Toscana ribadisce in questo momento cruciale e difficile il proprio pieno sostegno al popolo catalano impegnato in modo compatto nella consultazione referendaria e nella difesa di questa.
Nel multilaterale silenzio della politica italiana, nell’imbarazzo di quella europea, sosteniamo il civismo, la nonviolenza, la vocazione di apertura e di internazionalismo, la lezione di democrazia dimostrati dai catalani.
Siamo per la libertà di autodeterminazione dei popoli e continueremo a sostenere la Catalunya, affinché possa esprimersi e decidere del proprio futuro.
Auguriamo ai catalani un cammino pacifico come quello intrapreso, verso l’indipendenza.
per CLT Comitato Libertà Toscana
il segretario
Marco Di Bari
Per l’immediato futuro sosteniamo:
- le dimissioni del governo Rajoy – vergogna d’Europa – e costituzione di un nuovo gabinetto con persone meno compromesse con la politica di repressione e di odio sin qui portata avanti
- mediazione internazionale – veramente neutrale, non da parte delle ignave autorità europee – fra la Spagna e la nuova repubblica
- soluzioni pacifiche, anche provvisorie, anche confederali, pratiche e di buon senso, comunque da sottoporre in futuro a nuove verifiche della volontà popolare, per avere al più presto la nuova repubblica catalana in Europa e nel mondo, mantenendo fermezza ma dimostrando anche creatività, come il nostro presidente Mauro Vaiani ha scritto in un twitter al presidente catalano Carles Puigdemont
Visca Catalunya Llure!