Ai comitati e alle liste civiche della Toscana
Firenze, San Martino, sabato 11 novembre 2017
Oggi più di sempre in Toscana sono presenti comitati e liste civiche che con la loro presenza evidenziano la necessità di moltissimi cittadini di poter decidere del proprio futuro, di riappropriarsi di sovranità e democrazia nel loro territorio o in relazione a obiettivi specifici.
Per esperienza diretta, abbiamo riscontrato alcuni limiti in queste iniziative.
I comitati si riuniscono attorno a una causa. Sono portati avanti da cittadini interessati a qualcosa di limitato e concreto, ad esempio una grande opera, un problema ambientale, un servizio pubblico, un bene comune.
Apprezziamo e condividiamo il loro sorgere spontaneo. Non a caso anche noi abbiamo scelto di chiamare “Comitato” il nostro partito, come segno di movimentismo e volontà di continuo adattamento alle necessità della nostra gente.
Tuttavia conosciamo bene anche gli esiti delle battaglie dei vari comitati, sempre per esperienza diretta. Le amministrazioni in carica si mostrano disponibili ad ascoltare i comitati. A volte fanno concessioni più o meno ampie, a seconda della loro forza stimata. Qualche comitato ottiene parziali vittorie, che spesso somigliano più a compromessi o, peggio, rinvii che a veri e propri ripensamenti. Poco dopo le promesse vengono disattese, appena l’attenzione della gente cala. Le amministrazioni, in obbedienza a Roma o comunque a interessi estranei a quelli del territorio, riprendono le azioni interrotte. Il comitato, che nel frattempo si è magari sciolto, oppure fermato, spesso non ha più la forza e i numeri di prima e magari non riesce a riprendere la propria battaglia.
Simil sorte tocca anche alle liste civiche che entrano nei consigli comunali, le quali, pur avendo un maggior potere sulla carta, di fatto sono ostacolate dalle burocrazie e discriminate nell’attuazione dei loro obiettivi. Anche quelle che vincono le elezioni rischiano di scontrarsi con gli altri poteri locali, di essere penalizzate nell’accesso alle informazioni e nell’attribuzione di fondi, di durare al massimo una legislatura e quindi di vedere disperdere quanto di buono possono aver costruito. Inoltre sono spesso accerchiate da liste civiche civetta, che ogni partito centralista ha ormai imparato a promuovere, consapevoli dell’insoddisfazione dei cittadini nei confronti della politica tradizionale, per confondere le acque e spezzare il voto a loro favore.
Il Comitato Libertà Toscana intende discutere di questi limiti con tutti i cittadini che hanno attaccamento per il proprio territorio e volontà di lottare per il proprio autogoverno. La nostra proposta, i nostri programmi renderebbero la struttura della politica in grado di recepire automaticamente, per principio, le istanze dei cittadini di paesi, rioni, quartieri. Questo lo vogliamo far sapere a tutti i cittadini, a tutti i comitati, a tutte le loro associazioni civiche e politiche della Toscana.
Nel nostro Libro Bianco-rosso abbiamo scritto che vogliamo una riforma dei comuni per farne amministrazioni orizzontali, dove ciascun quartiere, rione, frazione, paese, ogni singolo borgo, abbia la possibilità di eleggere direttamente le proprie autorità, di avere i servizi pubblici essenziali, di gestire i propri beni comuni. Portiamo avanti una idea di radicale democratizzazione della Toscana, restituendo poteri e dignità a centinaia di municipi toscani autonomi (confederati in reti territoriali per la gestione dei servizi comuni di ciascuna città, comprensorio, territorio). Parliamone insieme!
CLT è un movimento popolare, trasversale, aperto a tutti coloro che credono nell’autogoverno del proprio territorio (come dice il nostro statuto all’art. 5).
La nostra azione è fondata su un manifesto di principi a cui ci atterremo coerentemente:
gli 11 punti – https://www.comitatolibertatoscana.eu/11-punti/.
CLT è disposto a dialogare con chiunque intenda realmente accogliere le nostre richieste di reale avanzamento dell’autogoverno della Toscana (passi concreti in avanti, non solo parole).
Offriamo una collaborazione totale, che può assumere le forme che riterremo insieme più opportune: dalla integrazione organizzativa alla semplice alleanza politica ed elettorale.
Nella nostra trasversalità non ci lasciamo condizionare dal conformismo delle appartenenze (sinistra, centro, destra), da faziosità e pregiudizi (contro le autonomie, contro i diversi), da nostalgie o rancori. Proprio perché i nostri principi sono forti, sappiamo essere moderati e pragmatici, pronti a lavorare per raggiungere soluzioni pratiche con tutti.
Siamo impegnati per porre fine a una politica astratta e lontana, che oggi realizza progetti per pochi, invece che servizi per tutti.
Non abbiamo interlocutori privilegiati, anche se, come deciso dal nostro congresso, dialoghiamo prima di tutto con le forze del “No” con le quali il 4 dicembre 2016 abbiamo sconfitto il centralismo renziano.
Per parlarne, per restare in contatto, per collaborare, scriveteci:
info@comitatolibertatoscana.eu
(Documento politico del consiglio direttivo del Comitato Libertà Toscana – contatti:
Marco Di Bari, segretario CLT – cell 327 6622432)