Abbiamo sottoposto alle liste candidate al Senato in Toscana dieci importanti domande su tematiche decentraliste. Si poteva prendere da 0 (massimo centralismo) a 10 (massimo decentralismo). I risultati hanno bisogno di ben pochi commenti. Tutte le liste presentate qui in Toscana sono largamente insufficienti.
Se siete curiosi su quali domande abbiamo fatto a tutte le liste in gara per il Senato, leggete qui.
La lista Bonino è arrivata terza e la abbiamo segnalata in verde, perché è l’unica che ci ha risposto, grazie alla competenza e alla serietà di Marco Perduca (la sua risposta la potete leggere qui: PERDUCA_2018-10-domande-ai-capolista-senato-toscana ). La lista Più Europa della Bonino può essere sicuramente definita l’araldo di un nuovo centralismo europeo, prospettiva che vede Comitato Libertà Toscana assolutamente contrario. Tuttavia quello che propone è un centralismo serio: un rapporto fra la Toscana e l’Europa molto simile a quello che oggi ha la Baviera con la Repubblica Federale Tedesca. Sfugge totalmente alla lista Bonino, però, il problema geopolitico ed economico del centralismo: ciò che funziona al centro (in Germania) non funziona purtroppo nelle periferie (Grecia, Portogallo, Italia); ciò che funziona a una certa dimensione (la Germania) non necessariamente funziona in un contesto più grande (la Eurozona). Purtroppo il centralismo ha delle controindicazioni che crescono esponenzialmente con il crescere della concentrazione di ricchezze e potere. Un tema che continueremo ad approfondire, nel nostro piccolo, con la presunzione di avere qualche seria proposta per una Europa e una Italia meno centraliste e quindi più libere, più giuste, più sicure, più vivibili.
A tutte le altre liste, poiché non hanno risposto al nostro questionario, abbiamo dato dei voti noi attivisti di Comitato Libertà Toscana. Abbiamo tenuto conto dei programmi nazionali e delle dichiarazioni dei candidati italiani e toscani che abbiamo potuto ascoltare. I partiti che hanno già governato – e hanno già dimostrato di essere troppo centralisti – hanno avuto un voto ovviamente più basso.
In testa alla classifica, ma sempre con voti bassissimi, sono arrivate due forze. La prima, la lista Cinque Stelle, ha un programma che sembra rispettare almeno il tradizionale assetto costituzionale della repubblica delle autonomie. La seconda, la Sinistra Rivoluzionaria, si è guadagnata qualche punto in più delle altre perché, nelle sue tradizioni trotskiste, ha almeno in teoria una sensibilità maggiore per una concezione più orizzontale della politica.
Se ci sono errori in questa classifica, essi sono responsabilità nostra, ma il panorama complessivo è a nostro parere realistico e in verità piuttosto preoccupante. Tutte le forze politiche toscane ci appaiono troppo centraliste, oppure decentraliste solo a parole.
C’è davvero bisogno di una proposta come la nostra di Comitato Libertà Toscana.
Svegliatevi toscani e dateci una mano!
Per maggiori informazioni, scriveteci: info@comitatolibertatoscana.eu.
Per una versione PDF dei risultati, cliccate qui: 2018-estratto-risposte.