COMITATO LIBERTÀ TOSCANA – CLT
Messaggio per la Assemblea di base dei balneari
Rimini, Venerdì 13 Ottobre 2017
(nella foto Emiliano Favilla, portavoce nazionale dei balneari – fonte: http://www.comitatobalneariliguria.it/)
Il Comitato Libertà Toscana ringrazia per l’invito all’assemblea e diffonde nell’occasione il seguente comunicato:
Secondo i concetti politici che ci sono propri, non riteniamo accettabile una direttiva europea come la cosiddetta Bolkestein così come è stata recepita dal governo italiano, senza considerazione delle varie situazioni imprenditoriali ed umane che va ad investire, modo che evidenzia una scarsa conoscenza dei territori e delle loro differenti realtà talmente evidente da rasentare il disinteresse.
Occorre un tavolo di dialogo serio, motivato che tenga conto della complessità della situazione.
Il nostro movimento è legato alla Toscana, in cui concessioni e stabilimenti balneari più antichi furono concesse con la promessa “ci potete stare indefinitamente se rispettate le regole”, promessa che consentiva anche di fare investimenti a lungo termine. Questo accadde in Versilia e in altri punti della costa nord della Toscana, mentre sappiamo che in altre località la situazione è diversa.
Non si possono regolare con lo stesso tipo di concessioni casi molto differenti tra di loro, come uno stabilimento in cui nei decenni sono state investite somme notevoli, o il piccolo chiosco posto a presidio di una spiaggia non attrezzata.
Occorre tener conto delle costruzioni su terreno demaniale, che sono proprietà privata a tutti gli effetti, dotate di regolare licenza edilizia e
regolarmente tassate. Stessa cosa vale per molte altre cose costruite nel tempo dai gestori in alcune zone, come piscine e altre comodità.
Per contro, va ricordato anche che per molti anni i titolari di queste concessioni sono stati inamovibili se non per rinuncia spontanea, anche se non rispettavano le regole.
Non si possono neanche considerare allo stesso modo imprese che danno rendite molto diverse nel raggio di pochi chilometri, come accade per esempio in Versilia fra Forte dei Marmi e Lido di Camaiore.Tutti questi aspetti non sono presi in considerazione. La trattativa dovrebbe valutare la situazione attuale in tutti gli aspetti, con le differenze elencate, l’analisi delle situazioni di eccesso di privilegio, il rispetto
di tutte le regole. Lo stato italiano si sta rimangiando all’improvviso una promessa di gestione a tempo indeterminato, senza una gradualità temporale, senza voler conoscere gli investimenti in essere. Molte famiglie, basandosi su queste promesse, hanno compiuto nel tempo delle scelte di vita, si sono legate alla loro attività nel bene e nel male. Meritano maggior attenzione.
D’altro canto, i balneari, pur con le loro differenti situazioni, per dimostrarsi pronti al dialogo, devono a loro volta garantire innanzi tutto il ripristino del rispetto delle leggi. Cosa attualmente non sempre scontata, considerato che ci sono discussioni sulle garanzie di sicurezza per i bagnanti, sugli accessi al mare e su altri aspetti.
Il Comitato Libertà Toscana prende atto delle richieste dei balneari e considera che:
– molte delle richieste elencate ci paiono serie, motivate e chi le porta avanti con disponibilità al dialogo è in armonia con la nostra mentalità, che valuta ogni problema innanzitutto con approccio pratico e reale volontà di soluzione;
– i privilegi non ci piacciono, ma occorre una maggiore gradualità nello smantellarli;
– se si va incontro agli attuali gestori di attività, questi devono a loro volta concedere qualcosa, in termini di vantaggi per il territorio, per i loro
lavoratori, per i cittadini, per i turisti;
– in alcune zone della Toscana la conduzione familiare ed il rapporto degli abitanti con gli stabilimenti balneari è diretto e dura da oltre un secolo; fa parte quindi di un tessuto sociale e tradizionale che consideriamo tipico toscano, a cui vogliamo dare ascolto e rispetto; non vogliamo che le conduzioni familiari siano soppiantate da grandi appalti aziendali;
– nel rinnovo delle concessioni, è necessario distinguere tra imprese virtuose e non.
In particolare, per noi del CLT sono indispensabili:
– la tutela del territorio e dell’ambiente- la salute e il benessere delle persone, specie anziani, disabili, minori
– l’equo trattamento contrattuale ed economico dei lavoratori locali stagionali
In particolare riguardo a questo aspetto, si rileva un sensibile peggioramento – maturato negli ultimi anni – delle condizioni di lavoro e delle loro retribuzioni, che non appare collegato con l’andamento dei ricavi dei gestori.
Su queste basi e con le nostre aggiunte, ci sentiamo di appoggiare le rivendicazioni del Comitato No Bolkestein, nel settore dei balneari, ma anche a tutela dei piccoli ambulanti e di altre realtà di imprenditoria personale e familiare.
Siamo disponibili a partecipare o intervenire secondo il modo che ci è proprio, con senso pratico nell’approccio ai problemi, con buonsenso nel dialogare, pronti a sedersi ai tavoli di trattative per alzarsi dopo aver trovato compromessi ragionevoli per tutti e nell’interesse della Toscana, del suo ambiente, delle sue tradizioni, di tutti i suoi abitanti e visitatori.
Il Comitato Libertà Toscana anche in questo caso, anche qui come in tante altre battaglie che i cittadini intraprendono oggi tramite comitati e liste civiche, si trova a fare la medesima considerazione: con un sistema politico che consenta l’autogoverno dei territori non saremmo
arrivati a questo punto.
Per Comitato Libertà Toscana – CLT
Il segretario
Marco Di Bari