Quando le due superpotenze economiche e nucleari del pianeta sono impegnate in uno scontro geopolitico dagli effetti incalcolabili, Comitato Libertà Toscana, non ha alcuna intenzione di sfiorare il ridicolo alzando il ditino imparatore per dire a capi di stato, comandante di eserciti, tecnocrati, imprenditori militari cosa dovrebbero fare.
Ci vogliamo occupare da subito invece di ciò di cui non parla nessuno: cosa possiamo fare noi, in una regione che esce da due anni di disastro pandemico, per trovarsi di fronte al potenziale collasso dei sistemi energetici e alimentari planetari?
Chi pagherà la crisi?
Come possiamo uscirne vivi?
Come possiamo uscirne nuovi?
In questa situazione di tensione, è indispensabile una domanda: il governo ci sta difendendo? Ci sta mettendo in situazione per evitare che il paese si divida, che vada in rovina rapidamente? Che finisca come altri paesi in Europa, come la Grecia, o peggio?
Chi difende il territorio, le comunità, le attività, la sua Ecologia?
Vogliamo una politica espressione del territorio, non delle segreterie di partito, delle banche o degli interessi del mercato. Vogliamo persone legate ai territori e alle comunità, che difendano, che ascoltino veramente, che capiscano.
L’autogoverno dei territori non è la perfezione, non è la soluzione, è il mezzo con cui migliorare le nostre vite. Ma è anche il contesto più adatto per vivere, far crescere l’armonia tra le comunità, re-imparare a stare con la terra, umanizzare i contesti urbani, valorizzare quelli rurali, amare e rispettare quelli naturali.