Libertà di voto, come è facile perderla!

Domenica 24 giugo 2018 in #Turchia una giornata elettorale drammatica. In ballo c’è la capacità di tutti i partiti di opposizione, insieme, di impedire che si ripetano i massicci brogli con cui il dittatore Erdogan fece approvare l’anno scorso il suo #presidenzialismo centralista e liberticida.

Noi facciamo i nostri più sinceri auguri al movimento #HDP (il partito democratico dei popoli, di orientamento autonomista, libertario e filocurdo), che è la forza a noi più vicina di quel panorama politico.

La Turchia ci ha fatto capire come la libertà politica in generale e la libertà di voto in particolare siano beni preziosi ma fragili, che è facile perdere quando ci si lascia affascinare da una sirena come la voce rassicurante di un unico capo.

Stiamo parlando di un paese più grande dell’Italia (80 mlioni di abitanti, un territorio praticamente doppio rispetto al nostro), civile, evoluto, membro della NATO e del Consiglio d’Europa.

Ebbene, per farlo degenerare sono bastati pochi anni di governo di un solo partito (AKP, che in origine era una sorta di DC islamica moderata e modernizzatrice), con un unico capo assoluto al suo vertice (Erdogan, che era partito come un amministratore locale efficiente, moralizzatore, inclusivo e rispettoso).

In poco tempo Erdogan è diventato un tiranno che non esita a scatenere guerre, strumentalizzare profughi, perseguitare minoranze, incarcerare i suoi oppositori, truccare le elezioni, far monopolizzare i media dagli imprenditori privati a lui fedeli, distruggere il futuro dei suoi giovani, pur di inseguire il suo miraggio di potere assoluto.

Questi sono gli effetti del centralismo e del presidenzialismo. In modo diverso e in contesti diversi, questi difetti minano la libertà politica, le autonomie territoriali, la giustizia sociale in tutti i paesi presidenzialisti. Anche in paesi che i media conformisti sono abituati a incensare acriticamente, come la vicina Francia.

Toscani, considerate che le autonomie e le libertà sopravvivono solo insieme!

Tenetelo bene a mente!

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Nella foto una immagine del grande raduno di Van, per la chiusura della campagna elettorale del movimento HDP.


Un cinguettio da Van, Bakur (Nord Kurdistan, quello che è oppresso dal centralismo turco):