Alla vigilia del referendum consultivo sull’indipendenza del Bashur, il Kurdistan d’Iraq, il nostro movimento ribadisce il proprio totale sostegno alla causa dell’autodeterminazione curda.
Sappiamo che il referendum di domani, lunedì 25 settembre 2017, non si svolge in condizioni politiche ottimali. Il parlamento della regione autonoma curda in Iraq non si è riunito per mesi e non ha potuto partecipare all’organizzazione della consultazione. Il presidente Masoud Barzani è in prorogatio. I confini della futura autodeterminazione, dopo gli eventi terribili della guerra contro l’ISIS, si sono allargati verso Kirkuk (su richiesta dei suoi rappresentanti) ma non sono ancora certi, né tantomeno condivisi con il resto dell’Iraq e con tutte le comunità locali.
Non sottovalutiamo nessuno di questi problemi.
Ci auguriamo comunque che tutte le forze politiche e sociali siano coinvolte nella gestione della consultazione e nella valorizzazione politica dei suoi risultati che, nessuno lo dubita, saranno ancora una volta, come già nel referendum del 2005, confermeranno una volontà di autogoverno largamente maggioritaria in tutto il territorio del Kurdistan d’Iraq dove si voterà.
Speriamo che, subito dopo il referendum, il Bashur avvii il potenziamento delle proprie libertà interne, dell’autonomia dei giudici, della lotta alla corruzione, oltre che le procedure per il rinnovo del parlamento e l’elezione di un nuovo presidente.
Auguriamo a tutti i cittadini del Bashur una giornata serena e festosa, che segni un passo avanti verso la piena indipendenza, nella democrazia e nella giustizia.
(Comitato Libertà Toscana, dalla presidenza, domenica 24 settembre 2017)