Il candidato presidente della Toscana, Giani, ha fatto un altro brutto scivolone sugli scogli di Livorno, lasciandosi scappare espressioni ben poco istituzionali (a voler essere molto pacati) sull’arrivo dei carri armati per imporre un nuovo inceneritore.
Ovviamente Eugenio Giani ha ritirato le parole improprie e tolto da Facebook il relativo video. E ci mancherebbe altro.
Tuttavia resta in noi – che siamo suoi diretti concorrenti politici – ma crediamo in molti – anche suoi sostenitori – una grande inquietudine.
Il candidato Giani non pare capire quali sono i problemi intrinseci dell’incenerimento rifiuti, che invece sono ben chiari a chi lavora in quel mondo (da anni, non da oggi).
C’è uno scoglio fondamentale che toglie ogni futuro agli inceneritori: più si differenzia, minore è il potere calorico di ciò che si incenerisce. Senza carta, plastica, biologico, ciò che finisce negli inceneritori semplicemente è poco e poco combustibile.
E’ chiaro che più si differenzia (e tutti vogliamo differenziare, giusto?), meno c’è di utile per la combustione.
Su questo scoglio va a morire la grande illusione della “termovalorizzazione”, ancora prima che di entrare nel merito degli immensi altri problemi che ci sono nell’incenerimento, quelli che ci hanno spinto a lottare, insieme a un vasto movimento popolare della Piana, per porre fine allo sciagurato, inquinante, diseconomico progetto di Case Passerini.
Insistere sulla grande illusione, perché? Cosa è diventata la Toscana, la fiera dell’esibizione di una testarda ignoranza? Che sta succedendo in questa nostra terra? Come mai un piccolo gruppo di ottimati che insiste su cose sbagliate, irrealizzabili, o pericolose (inceneritori, nuovi stadi, nuovo aeroporto, tram-treni, buchi Foster, più cemento nelle pianure, più spopolamento nelle montagne), non vengono seppelliti dalle risate?
Noi ci permettiamo di dire che, in questa situazione di crollo del buon senso e della credibilità, è assolutamente necessario che scenda in campo la nostra grande lista civica, ambientalista, autonomista per la Toscana.
Ci candidiamo noi, per avere la Toscana (almeno) come il Trentino, con una mentalità più ancorata ai problemi dei territori e più aperta a ciò che di buono arriva dal mondo.
Firenze, sabato 6 giugno 2020
Mauro Vaiani Ph. D.
presidente
Comitato Libertà Toscana