Sì all’indipendenza della Catalogna, senza paura, senza retropensieri, senza tentennamenti. Farà bene all’Europa. Sarà un esempio in tutto il mondo per coloro che lottano contro l’accentramento di ricchezze e di potere – Documento del consiglio direttivo del Comitato Libertà Toscana
Firenze, sabato 9 settembre 2017
La Catalogna si avvia verso il referendum sulla propria indipendenza dal Regno di Spagna, il 1 ottobre 2017. Le istituzioni locali catalane stanno predisponendo ogni condizione formale e materiale per assicurare che questa consultazione si svolga in modo regolare. Il cammino verso l’autogoverno è stato lungamente maturato lungo i decenni che sono trascorsi da quando, dopo la caduta del Franchismo, nell’ottobre 1977, tornò dall’esilio il capo del governo catalano, Josep Tarradellas. La cittadinanza è adeguatamente informata ed è pronta a fare una scelta storica. L’eventuale consenso popolare all’instaurazione di una nuova repubblica indipendente sarà, a nostro parere, anche un risarcimento spirituale per le sofferenze e le persecuzioni che i Catalani hanno subito dall’autoritarismo e dal centralismo spagnolo.
Crediamo fermamente che il diritto del popolo catalano all’autodeterminazione, come principio di diritto internazionale, prevalga su ogni norma interna all’ordinamento spagnolo. Condanniamo l’ostinato rifiuto di Madrid di concertare le modalità di svolgimento del referendum con il governo catalano. Non vogliamo credere che la Spagna vorrà rischiare di riaprire le ferite della guerra civile (1936-1939), nel corso della quale l’autogoverno catalano fu schiacciato nel sangue.
Appoggiamo il processo nonviolento, popolare, democratico di indipendenza della nuova repubblica catalana. Chiediamo alle istituzioni toscane e italiane di riconoscerla e accoglierla nella famiglia delle nazioni. Chiediamo alle istituzioni europee di prepararsi ad accogliere la Catalogna come nuovo stato indipendente. Siamo certi che la nuova repubblica, come membro dell’Unione Europea e della Eurozona, ci aiuterà a rafforzarle e magari anche a riformarne gli evidenti difetti.
Crediamo fortemente nell’autogoverno come riappropriazione dei poteri necessari per il bene degli abitanti di un territorio, attraverso la loro partecipazione e con il loro controllo. La Catalogna, come stato grande all’incirca una volta e mezzo la Toscana (poco più di 32.000 kmq), con circa sette milioni di abitanti, sarà una repubblica più a misura d’uomo, con strutture di governo più vicine alla vita quotidiana della gente. Le sue tradizioni, la sua lingua, la sua cultura, la sua imprenditorialità, i suoi traguardi sociali, la sua apertura internazionale saranno ancora più di oggi un esempio e uno stimolo per tutti, in tutto il mondo.
Viva la Catalogna!
Visca Catalunya!
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