L’Umbria è stata schiacciata dal centralismo autoritario che mina la nostra repubblica. Gli Umbri saranno chiamati a scegliere, il prossimo 27 ottobre 2019, tra solo due candidati: quello imposto dalla Lega nazionalista e centralista di Salvini e quello imposto dall’accordo tra i vertici nazionali di PD e Cinque Stelle.
Tutto questo a poche ore dalla presentazione delle liste. Nei prossimi giorni i media nazionalisti impediranno a qualsiasi altro candidato di presentare un programma alternativo a quello dei due candidati della partitocrazia. I nostri amici autonomisti, civici, ambientalisti di Umbria dei Territori hanno deciso, con sofferenza e con dolore, di restare fuori da questo scontro così intrinsecamente anti-democratico e di lavorare per un cambiamento più a lungo termine. A loro assicuriamo la nostra comprensione e la nostra solidarietà. Riproduciamo qui il loro angosciato messaggio, che comunque non è di resa, ma preannuncio di impegno per un cambiamento più profondo, per un rovesciamento della piramide politica centralista, per il riscatto e l’emancipazione di tutti i territori. Grazie, in particolare, a Floriano Pizzichini, per il suo impegno generoso.